Una tosse terribile, profonda, corredata di espettorato. Una cosa che se qualcuno la udisse dalla finestra si affretterebbe a chiamare soccorso: quella povera persona sta morendo, bisognerebbe intervenire… Invece no. A parte che quella persona fuma troppo, che ha i polmoni provati da una malattia annosa, la causa di tanta tosse pare sia il frutto della grande tensione cui la persona viene sottoposta da un’altra persona. Così ha sentenziato la persona con tosse e la persona che si è sentita accusare di questo non ha replicato, semplicemente si è ripiegata, avvizzendo nella delusione. Per fortuna non nel disprezzo di sé,  accusata di torturare psicologicamente la persona con tosse.  Caspita! Dopotutto. Dopo tutta la dedizione, la fattività, davanti ad alcune richieste di rassicurazione per sé, di consolazione, di compartecipazione…il nulla. Eppure la persona senza la tosse si era davvero spremuta per aiutare quella ‘malata’, e nonostante un milione di altre difficoltà da affrontare le aveva dedicato moltissimo tempo ed energia. Una notte la persona accusata si sveglia tossendo, senza motivo apparente. Non ha preso freddo, non ha fumato, non…ad un tratto comprende. Pensa alla persona con tosse ; con la mano accenna ad un ‘vade retro’ e la  tosse scompare d’incanto.