Si ripete puntuale, ogni anno. Siepe, alberi, rami, quando non vengono stroncati dal vento. Ed infine, il silenzio totale in un prato deserto, in attesa che nevichi. Così avviene per le persone; con la differenza che il prato, la siepe, gli alberi, si tagliano perché si rafforzino, poi riposino sotto la neve, in vista della primavera. Il corpo invece, dopo i molti tagli d’autunno, la neve ed il ghiaccio, ogni volta si indebolisce e si prepara ad accogliere una primavera che sia meno impetuosa, sempre più stemperata nell’anima.
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