Le persone

Le persone sono sempre più variegate, o per meglio dire monotone. Variegate perché  si distinguono per le stranezze, monotone perché  tali stranezze riguardano  la vita di tipo superficiale, ovvero  spendere e spandere, imbrogliare le altre, non amarle,   restare arroccate in se stesse senza porsi  il motivo dei perché della vita. Che poi tale quesito non ce lo si dovrebbe nemmeno porre, il motivo del vivere dovrebbe essere parte integrante di noi dal primo istante all’ultimo della parabola vita. Il neonato ama spontaneamente e si fa amare appunto per questo: la sua anima pura cerca l’amore e sa parlarne il linguaggio, regala emozioni, energia buona, che attira a sé chi lo circonda. Nel tempo, anche poco, il bambino, assorbendo i valori del tipo di vita superficiale, tende a perdere questo suo dono e pian piano lo distrugge da solo, allineandosi. Entra a far parte del gregge delle persone senza valori che non siano superficiali, con annessi e connessi, e da anziano non trova nulla di meglio da fare che rincorrere modi di vita riciclati dal proprio passato, senza costrutto. Il motivo del vivere è il vero costrutto,  conservare, coltivare la capacità di sapere amare, rispettando quel  dono dell’Universo che lo stesso Universo vuole vedersi restituire amplificato, trasformato in potente energia, che consenta alle persone di  entrare a far parte del Tutto.