La direttrice
Sempre pensando al ‘saremo tutti più buoni’, oltre che per la Missionaria, Viola continua a soffrire per il comportamento di una persona che da moltissimi anni lei si ostinava a considerare quasi una figlia. La Direttrice era molto più giovane di quanto non fosse Viola; anche per questo, da quando la donna aveva avuto occasione di poterla conoscere, siccome a Viola piaceva frequentare le persone giovani, conoscere le loro idee, le si era molto affezionata, nonostante certe asperità di carattere. Sì, perché, la Direttrice era sempre stata solita piccarsi di poter giudicare il comportamento degli altri e di dover dispensare consigli a volte sgraditi. Viola ricorda una volta in cui era al telefono con la ragazza, in un momento per lei molto difficile. Forse, anzi senz’altro, Viola aveva un tono di voce non proprio mielato, e la ragazza aveva subito interrotto la comunicazione. “ No, no, sei troppo nervosa, mi spiace, non sopporto le persone così….ci sentiamo presto, quando avrai riacquistato la calma”. Certo, aveva ragione, ma da un punto di vista egoistico, freddo…ad ogni modo, Viola aveva incassato, ed una volta superato il problema si era permessa di ricontattare la Direttrice. Che a quell’epoca non era ancora tale. Poveretta, aveva anche lei un sacco di guai, che Viola si sforzava di condividere, nel senso che aveva sempre timore di sbagliare qualche parola e di contrariarla. Però, ogni tanto, quando proprio doveva, la contraddiceva e la sgridava perfino, perché voler bene non significa sempre assentire, ma avere il coraggio di esprimere la propria opinione, se mirata ad aiutare qualcuno che magari rischiava di peccare in eccessiva autostima, alla fine arroganza. Insomma il rapporto prosegue per anni, più che altro mediante messaggi in Wa tramite i quali Viola chiedeva di lei, raccontava di sé alla giovane amica, ed attendeva di ricevere il suo consiglio quando lei avesse trovato il tempo. Fino a che la ragazza, soprattutto tramite l’interessamento di Viola, assurge ad un ruolo da sempre agognato, un lavoro che le piaceva, per cui era decisamente portata, e che la poteva compensare di altre carenze, anche dal punto di vista economico. Da quel momento la ragazza si immedesima sempre di più nel suo ruolo, ed assume comportamenti direttoriali, forse con tutti, che dovrebbero sempre stare a riverirla, lodarla ecc. ecc. Quindi, nella sua testa, nessuno è in grado di poterla capire, di comprendere gli sforzi che ha sempre compiuto e che compie, verso tutti, che si rivelano alla fine, secondo lei, degli ingrati, sfruttatori del suo buoncuore. “ Io sono fatta così, faccio sempre il possibile anche nei confronti di chi non lo merita, però quando decido di chiudere, non ci sono ragioni che tengano”. La Direttrice si era trovata a dover lavorare duramente nel periodo della pandemia, dimostrando una salute di ferro e una volontà all’altezza. Onore al merito! Al contempo, nelle rare volte in cui riusciva a parlarle, scrivendo un messaggio ed aspettando come al solito che la ragazza le rispondesse, Viola si era dovuta accorgere che le considerazioni che la Direttrice esprimeva sugli altri erano generate da una forma di distacco da tutto e tutti, che non derivava dalla stanchezza per il lavoro, ma dall’altissima considerazione che la ragazza, anche giustamente, negli ultimi tempi aveva potuto acquisire di sé. Già in precedenza, Viola ricorda che una volta, durante le festività natalizie, avendo lei inviato gli auguri, la ragazza aveva risposto sgarbata, accusando Viola di pretendere troppe attenzioni, quindi Viola aveva diradato i messaggi sperando che le migliorasse l’umore…tempo dopo, a pandemia regredita in endemia, Viola propone alla Direttrice un incontro, e le scrive, poi riscrive sollecitandola a garantirle l’assenso. Anche per Viola quello era stato un periodo pesante sotto ogni punto di vista, quindi finalmente trovare un momento da dedicare a chi le era più caro le sembrava un bel gesto. Apriti cielo!! La Direttrice risponde ben secca. “ Se tu non hai potuto vedere le spuntature di conferma che io avessi letto il messaggio, ciò deriva dalla tua perenne forma di ansia, per cui tu dai sempre per certo che non ci si curi di te. Io mi sono tolta da fb e da spuntature varie e non cambio idea. Sei spesso irritante e davvero poco gentile coi tuoi commenti.( ?)Ti auguro una buona serata.” Poi, più nulla, silenzio assoluto, cui Viola si adegua. Alla faccia del ‘ saremo tutti più buoni e più uniti’. Eppure la Direttrice aveva a che fare con un lavoro per cui la pochezza della vita terrena avrebbe dovuto apparirle ben chiara, e magari così le appariva, ma ciò non doveva andare a discapito non dico dell’affetto ma almeno di un filo di buona creanza anche con chi aveva ormai ben poco peso nella sua vita.O no?
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