Mi ci sono identificata. Dapprima ho preso in mano il leone, affascinante. La giraffa, mi sembra l’abbia detto Lamarck, per sopravvivere ha imparato ad allungare il collo, altrimenti le foglie degli alberi sarebbero state troppo lontane. L’asinello è un simpaticone dal sorriso smagliante, esempio di rara pazienza e ben determinato. La tigre dei punti dell’Esselunga, è seduta, indossa braghe e gilet. Una tranquilla gattona, che si difende, con classe. Ho scartato il leone. Fra tutti i pelouche era forse il più bello, la criniera folta, l’espressione da dominatore. Lo richiedevano tutti; mi ha fatto paura.
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