Gli sguardi profondi, le tante parole, le dolci promesse di molte attenzioni. Il significato e l’aspettativa dei doni. L’equivoco, l’insulto, il pianto, la delusione cocente. Il forziere di colui che decreta tempi e valori di sentimenti ed oggetti rimane serrato…con ostinazione. Consapevolezza del giorno presente, del voler imparare a bastare a se stessi. Rassegnazione, ma anche sollievo, quasi gioia. Determinazione ad accettare la prova, a superare da sola le contraddizioni… e poi, molto più forte, provare ancora una volta a tender la mano…forse.
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