Mia cara, se vuoi salire sulla mia bella macchina nuova, se vuoi che io ti porti fuori a cena, se vuoi che io ti ami….dipende solo da te. Oramai Silia conosce il ritornello a memoria. Silia sa bene che, se lei gli desse retta, il suo sdrumatore cambierebbe subito musica. Se non subito, dopo ben poco tempo.
Lo sdrumatore di Silia è un uomo sulla cinquantina, molto bello, molto elegante e con molti quattrini. A causa del suo lavoro lo sdrumatore frequenta moltissime donne e fra loro pastura, nel senso che lui le rifornisce dei prodotti richiesti, le vede e le incontra con regolarità. In teoria, lo sdrumatore sa bene che deve prestare attenzione: mai proporsi spudoratamente, tantomeno a donne che siano impegnate. E non tanto per paura che qualcuno gli dia una pestata, ma proprio per ‘deontologia professionale’. Insomma, un venditore di lusso non è un burino, merce ce ne è in abbondanza e bisogna anche imporsi il controllo. Le vittime vanno scelte con cura, sempre giovani e belle. All’epoca in cui lo sdrumatore aveva conosciuto Silia, lui aveva un impegno datato con una donna che lo portava in palmo di mano. Naturalmente la donna era cliente, era giovane, bella, ci sapeva fare e fra le clienti era una di quelle che gli rendeva di più per via della quantità dei prodotti ordinati. Silia invece era una ragazza fin troppo giovane, non troppo scaltra, molto carina e spontanea, ed in quel momento era in crisi col fidanzato. Lo sdrumatore non aveva potuto resistere e si era messo con Silia pur sapendo che la ragazza ambiva ad un’unione solida, alla convivenza, al matrimonio…mentre lui! Comunque non si può buttare la manna che scende dal cielo, inoltre Silia gli piaceva perché era una ragazza sanguigna e perdeva la calma ogni volta che lui la punzecchiava…insomma lo divertiva. A letto Silia non era malaccio, magari non era il suo tipo fisico ma siccome lo amava ci dava dentro non poco. Per prima cosa lo sdrumatore aveva posto Silia nella condizione di fare la guerra alla donna che per lui costituiva un impegno datato. Si trattava di un divertimento supplementare, perché Silia era costretta ad indagare, ad ingelosirsi; l’altra, fiutato il pericolo, cercava di mantenere le sue postazioni. Così lo sdrumatore si sentiva importante, ambito, desiderato, e teneva il boccino del gioco. Ad un certo punto la donna ‘ impegno datato’ si era arresa ed era fuggita lasciando lo sdrumatore nelle mani di Silia. Silia all’inizio aveva tirato un respiro di grande sollievo: finalmente il suo grande amore era tutto per lei, che era riuscita a sbaragliar la rivale. Il sollievo non era durato poi molto. In un primo tempo lo sdrumatore si era introdotto nella casa e fra i familiari di Silia, come farebbe un fidanzato. Ed usufruiva dei vantaggi della situazione: lo adoravano tutti, la ragazza gli preparava delle buone cenette …solo che lo sdrumatore non sapeva resistere al fascino di troppe sottane lasciate da sole. Quindi si era preso una sbandata per una cliente ancora più giovane di quanto non fosse la povera Silia, che lo era venuta a sapere. La reazione della tradita era stata pesante, lo aveva mollato e si era concessa una breve avventura con un’altra persona. Poi, lo sdrumatore era tornato al palo, così come Silia. Solo che lo sdrumatore, per non annoiarsi, continuava a tormentare la povera Silia accusandola di avergli fatto le corna. Silia tentava di fargli presente che lei aveva reagito, anche male, alle corna che lui le aveva messo. Ma lo sdrumatore non ci voleva sentire. Quindi la relazione era ripresa e proseguiva con lui nelle parti di vittima. Come vittima, era chiaro che lo sdrumatore non poteva nutrire fiducia nella sua Silia che lo aveva tradito! Quindi lo sdrumatore era tornato a casa della ragazza, frequentava i parenti di lei, usufruiva di tutto quanto fosse possibile, senza però potersi impegnare con chi aveva dato così poca prova di sé! Silia, amandolo, era caduta in trappola ancora una volta. Ad ogni S. Valentino attendeva un anello che non sarebbe mai arrivato, ma lei continuava a sperare… fino a che, una sera, mentre erano in gruppo, una persona accosta lo sdrumatore e gli dice “ma tu non sei quello che era in vacanza con la sua bella vicino a noi… si si… guarda, ho ancora le foto nel cell.!!” . Silia non voleva crederci, a lei risultava che lui in quel periodo fosse in vacanza con degli amici, mica al mare con una nuova.. fra l’altro lo sdrumatore cercava di negare anche davanti all’evidenza…. un collasso. Quella sera la ragazza continuava ad ingurgitare calici di vino durante una festa che a lei sembrava il suo funerale… e non riusciva nemmeno ad ubriacarsi. Uno choc. Dopo di che lo sdrumatore, reo confesso, le aveva detto che da tempo lui cercava di farle capire che non si sarebbe mai impegnato più che tanto, l’aveva anche detto alla sorella di Silia. Silia lo aveva aggredito “A me dovevi dirlo, ben chiaro, e non continuare a venire a letto con me…. baro, bastardo”…Trascorre del tempo. Silia conduce una vita monastica, lo choc è stato terribile. Lo sdrumatore pare stia con la nuova ragazza, e nel frattempo con altre occasionali. Ma non perde il vizio. Ogni volta che incontra Silia per via dei prodotti la guarda con occhi languidi e le dice ‘dipende solo da te’ con annessi e connessi. Silia sa rinunciare, ha capito a sue spese che tipo sia lo sdrumatore. Uno che… c’è solo lui. La cinquantina l’ha oltrepassata, ma la mentalità rimane quella di un quindicenne, bacato.
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