Ora, ognuno mi guarda attonito e si chiede da dove provenga tutta la mia forza. Ivan mi manca tanto! Però il Signore interviene ancora con un sottile ragionamento. “ Provi amore per Me?”. “Sì, tanto”. “Come fai a provare amore per Me se Mi parli solo nei pensieri e Mi puoi toccare solo quando te lo consento?”. “Non so, è un sentimento così”. “Ed allora per Ivan non si verifica la stessa cosa? Nella realtà del sogno lo puoi abbracciare quando vuoi e nella realtà normale lo puoi sentire ogni volta che lo chiami. Non puoi imporre ad un Essere che è solo essenza di ripiombare nella realtà fenomenica quotidiana: lo faresti soffrire. Ivan ti è già venuto in aiuto il giorno in cui è nato, è stato con te 27 anni e tu non lo capivi perché era legato al mondo dei fenomeni reali. E’ ritornato alle sue origini liberandosi di ciò che lo faceva soffrire. Perché rimpiangere ciò che gli arrecava tanto dolore e non essere invece felice perché lui ormai ha raggiunto la sua realtà? Perché tu vuoi vedere soffocare una persona rinchiusa in quel corpo martoriato dai ritmi soffocanti della vita terrena?”. “Signore, con te non si può discutere: tu mi spieghi in maniera umana le mie sensazioni. Perché merito tutto questo? Tu mi aiuti sempre e non mi fai soffrire, tanto che in molti si chiedono da dove mi giunga tutta questa forza…agli occhi degli uomini mi sento così stupida!”. “La forza sta nel tuo cuore, nei tuoi sentimenti…più ami il Signore più ti senti felice! E’ la forza del Signore che ti fa apparire meravigliosa anche la morte di tuo figlio. E’ la forza dell’amore che attenua ogni paura trasformando la bomba in un fiore, la morte in allegria, il disastro in pace. Amami, Io sono sempre con te. Ogni tua lacrima si trasforma in rugiada che lambisce i fiori del mattino…non piangere…non piangere…l’essere umano si arrabatta con furore e non capisce che dentro di Sé c’è l’infinito. Dio non ha parole, solo sentimento; Dio non ha preghiere, ma solo sensazioni di letizia. Se tu ti immergi in Lui ti spazza via l’angoscia; allora, dopo aver pianto tanto, noti che sul terreno delle tue lacrime è sbucato un giglio bianco. Dio è la tua voce che grida al vento per tutti quelli che si affaccendano perché si angosciano nella calca dei propri disastrosi pensieri. Dio è semplice, è il tuo cuore…è inutile cercarlo nelle chiese o sulle tombe: quei crocifissi sono vuoti. Dio è la mano che ti accarezza quando sei triste ed è quella che ti schiaffeggia quando hai sbagliato; però, non avere paura: Egli non ti abbandona mai!”.
Autrice: Raffaella, in arte Sathya
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