Termine mai adoperato. Ora fa parte della mia vita: la mia amata micia ha un melanoma, incurabile, frequente nei gatti con gli occhi chiari. Hanno deciso di lasciare l’occhio al suo posto, di non ‘enuclearlo’. La micia ancora vede, fin tanto che la macchia nera non le invaderà la pupilla. I suoi begli occhi azzurri sono espressivi, affettuosi, e io mi ci abbevero. Non voglio pensare al momento in cui la terribile macchia, più estesa, farà soffrire la micia, che quindi andrà subito ‘eliminata’. E meno male che per gli animali si può. Per ora cerco di non soffermarmici, anzi, quasi spero che la macchia si fermi: data l’età avanzata della bestiola non l’hanno escluso. Non appena riesco a sedermi in poltrona la micia mi si sdraia in grembo, più possessiva ed esigente di prima: vuole essere accarezzata a lungo, fa le fusa, mi guarda, e io le restituisco lo sguardo fissando la macchia, quella brutta cattiva. Ho anche pensato che, invece di detestarla, forse è meglio tentare di rapportarsi alla macchia con le buone maniere. Magari riesco a convincerla che, se la micia dovesse morire, morirebbe anche lei. Quindi, se si adattasse a convivere senza pretendere troppo… anche la macchia nera sarebbe la benvenuta; bella non è, ma nella vita c’è sempre posto per tutto. La incoraggio. ‘Stai pure lì, hai deciso tu di venire. Chi te lo nega? Per ora hai evitato l”enucleazione’, e non è poco. Se decidi di stare lì ferma, tu per prima hai solo da guadagnarci’. Bè. Sembrerà strano ma ho la sensazione che più le parlo più la macchia mi ascolti, e sia intenzionata a rifletterci. Per ora sta ferma. Chissà! Io proseguo: anche le macchie hanno un’anima!
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