Una signora ricca ed anziana, la tavolata di figli e nipoti per la festa di compleanno. La signora come suo solito dispensa sentenze, pronuncia insegnamenti di emulazione, di sopraffazione. Attecchiranno. La signora, povera dentro, alla fine del pasto legge agli astanti una letterina scritta di proprio pugno; ci si santifica, come suo solito. Povera diavola: non ha mai assaporato l’amore, solo modeste emozioni di rabbia compressa.
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