La sosta davanti al cancello che tarda ad aprirsi. Il freddo pungente. La figuretta snella e alta con il volto nascosto dalla sciarpa pesante. Il saluto informale, la donna mi volta le spalle e continua la sua risalita. Una frazione di attimo e la riconosco. I begli occhi, il portamento elegante. Avevo il volto scoperto, lei aveva capito chi ero ma ha preferito evitare parole vuote. Il tepore del ricordo rimane, intatto.
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