E’ seduto immobile, ogni tanto si asciuga la bocca come faceva sempre e guarda….guarda tutta questa massa di gente ululante….povero me….dirà fra se stesso….ma chi me lo ha fatto fare!!! Ho notato infatti quest’anno l’immobilità di Baba: non si muove più. Forse s’è rotto davvero le scatole di tutto questo marasma nel mondo ed ha collocato sulla sedia il Suo manichino, mentre la sua Essenza vagola per il mondo a tamponare tutto il male che c’è. Questa è almeno la mia impressione. Lui è dove la gente ha bisogno, non qui. Lui c’è dove c’è disperazione, non qui. Lui è dove c’è malattia, non qui. Ciò che è più curioso in questa vacanza a Prashanti, è che Fabrizio è stato preso da una forma di singhiozzite che sta durando da tre giorni, oltre che da una forma febbrile da Tachipirina causata forse da una filatura di aria. La singhiozzite è dovuta forse da una mal da padreterno causata dalla vicinanza di Chi certo è sempre autore di emozioni e soggezioni. La singhiozzite gli ha permesso di stare sveglio due notti, dando un resoconto su Putthaparti by night. Descrizione: dalle 22 alle 24, solito tran tran, tra porte che sbattono in albergo, voci, canti, serrande che chiudono. Dalle 2 alle 3 silenzio totale con le voci canine che ci si perdono. Dalle 3 alle 4 qualche clacson che strombazza per farsi strada si vede fra i fantasmi, dal momento che non gira nessuno. Dalle 4 alle 5 comincia il concerto della lavatura del vasellame per preparare il breakfast su bancarelle luride e fatiscenti. Dalle 5 in avanti, comincia a svegliarsi la massa, a quanto pare molto affaccendata: i business man cominciano ad allestire le botteghe, i taxisti, i fancazzisti strillano tra i sai-ram all’infinito, i mendicanti questuano fra sai-ram e ma-pa. Dalle 7 in avanti la metropoli si sveglia ed è tutto un brulicare di gente che va e viene dove non si sa.

 

Autrice: Raffaella Sathya